Thriller leggermente brillante che all’inizio pare quasi un gioco. Il gioco però si fa sempre più duro, fino a sfociare in situazioni drammatiche. I due giovani protagonisti, pur travolti dall’imprevedibile, lottano strenuamente per mantenere la loro disinvoltura ed il loro brio anche quando tutto sembra perduto.
Dagoberto de Carolis, giovane ingegnere romano, disoccupato, con la passione di scrivere gialli, si mette a spiare un’affascinante turista russa, accompagnata dal suo gorilla. Assieme alla sua ragazza, Guendalina Corelli, viene inaspettatamente pedinato e poi braccato da dei camorristi e, separatamente, da un atletico, misterioso personaggio che in gran parte determinerà la loro vicenda. Scoprono che è in atto il rapimento di un orologiaio e di sua figlia fuggiti dalla Russia per oscuri motivi.
Per sfuggire alla caccia si trovano trascinati in un viaggio che li porta molto lontano, in plaghe dove il sole non tramonta. Più volte si trovano a fronteggiare la morte. Il destino li separa e Guendalina armata soltanto di coraggio e di inventiva, s’incammina per lande sconosciute alla ricerca del compagno.
Troppo tardi si accorgono di essere divenuti pedine sulla scacchiera di un micidiale piano terroristico in cui l’orologiaio pare destinato a svolgere un ruolo essenziale.
Un oscuro impiegato moscovita ed indipendentemente, un agente segreto italiano, danno l’allarme. Si mobilitano le forze aeronavali NATO e della Federazione Russa, ognuna decisa a portare avanti i propri piani.
Sotto i ghiacci dell’Artico si scatena una subdola, mortale battaglia fra sottomarini nucleari, nella quale i due ragazzi si trovano coinvolti.
Inermi, ingenui ed astuti insieme, talvolta impauriti, talvolta coraggiosi, addirittura eroici, cercano di uscire dalla storia approfittando dell’intervento dell’agente segreto italiano, il quale, contro la volontà degli alti comandi militari, prova ad offrire ai ragazzi almeno una chance di salvezza da sicura morte.