“I Gialli Maremmani” sono una quadrilogia di racconti ambientati nella Maremma toscana e dunque conditi con una buona dose dei motteggi e del folklore di quelle parti. I protagonisti di questa serie sono due giovani: Dagoberto e Guendalina, che compaiono anche in altri racconti di cui il capostipite è “L’Orologiaio Russo”. Accanto a loro vi sono un commissario di polizia in trasferta a Grosseto, Amulio Pesce, normalmente di stanza a Roma e la zia della ragazza, trasferitasi in un paese della Maremma, sospeso fra il reale e l’immaginario: Montigliano, nel comune di Arcidosso, ai piedi del monte Amiata. In questo racconto una donna muore cadendo giù per le scale di casa. Viene subito incriminato il fratello, maschilista e beone. Dagoberto e Guendalina si mettono come al solito ad indagare in lizza col loro amico commissario Amulio Pesce. Un russo, guru o stregone, entra nella vicenda con misteriosi vaticini e riti notturni, evocatori de’ “i ricordi del fuoco”. Un giovane infermiere rubacuori che frequentava la vittima viene incriminato. Testimonianze e confessioni contradittorie, amori inconfessabili, reperti che scompaiono e ricompaiono, mettono in crisi gli investigatori. Dago e Guen vengono sequestrati e sfiorano la morte. Il giovane dongiovanni subisce attentati alla sua vita e viene salvato in extremis per merito di un curioso hobby di Guendalina.
La quadrilogia:
I Ricordi dell’Acqua
I Ricordi del Fuoco
I Ricordi dell’Aria
I Ricordi della Terra