La medicina scomparsa

Nel paese di Montepianello abitano quattro ragazzi coraggiosi ed intraprendenti. Fanno parte di un gruppo di loro coetanei che si chiama La Pensa. In questo episodio, un loro compagno di scuola giace malato in attesa di una speciale medicina, molto costosa, la sola in grado di guarirlo. La medicina arriva da molto lontano, ma viene…

La battaglia dei draghi volanti

Nel paese di Montepianello abitano quattro ragazzi coraggiosi ed intraprendenti, gli Intrepidi. Fanno parte di un gruppo di loro coetanei: la Pensa. Un mago benefico percepisce i loro sentimenti attraverso un’aquila molto speciale che veglia su di loro.

Lo strambo

Un incontro fortuito. Un personaggio difficile, catturante, sgradevole, sfuggente, interessante, fastidioso. Intelligente? Folle?

Fino in fondo non sai come prenderlo e ti lascia con un dubbio: che potrebbe averti detto qualcosa di considerevole.

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Alla cerimonia dell’alzabandiera da parte un gruppo di giovani esploratori USA, un ragazzino si intestardisce a voler bere acqua invece della bevanda nazionale. Si apre una disputa che mette in luce caricaturale alcuni aspetti culturali della cosidetta civiltà Occidentale, importata a piene mani dalla nazione più potente del mondo. Il finale, improntato all’azione, è un susseguirsi di colpi di scena che, fra le righe della farsa, propone un’angosciosa domanda: “Chi è davvero pazzo?”.

Il Presidente perfetto

Clima di elezioni presidenziali negli U.S.A. – In una cittadina del Middle West, due giovani militanti su sponde opposte della contesa politica discutono su come trattare l’Informazione che i Mass Media riversano sulla gente. Le loro opinioni sono presto messe alla prova davanti ad un evento eccezionale. A renderlo tale è un’outsider che spunta come per magia sulla scena politica per la corsa alla Casa Bianca. A molti sembrerà l’apoteosi del grottesco. A molti no.

Ezechiele

Credo che Ezechiele fosse da loro considerato come un figlio, forse perché infine era giunto a farne le veci, certo del tutto inconsapevolmente.
Loro erano persone molto sensibili, riservate, a noi molto care. Avevano accennato a parlarne ben poche volte, tuttavia mi era sembrato di capire che dovevano essere stati quei suoi occhietti vivaci, talvolta un po’ enigmatici, sognanti, ad averli ammaliati…